il germoglio

il germoglio
"... una parte di quel seme cadde fra le rocce...

lunedì 25 luglio 2011

Una spaventosa notte durata fino all'alba.

Oggi leggevo la storia del popolo d'Israele che esce dall'Egitto per andare verso la terra promessa. Mi ha colpito in particolare questa parte: "Mosè stese la sua mano sul mare e l'Eterno fece ritirare il mare mediante un gagliardo vento orientale durato tutta la notte, e ridusse il mare in terra asciutta, e le acque si divisero." (Esodo 14:21)
Quante volte abbiamo letto questa storia, decine e decine di volte probabilmente, ma questa mattina lo Spirito Santo ha messo a fuoco un particolare preciso, per farmi capire qual'è l'attitudine di un servo di Dio.
Mosè stese la sua mano sul mare.
Mosè fece questo in ubbidienza a Dio che gli aveva detto: "Tu, alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare, e dividilo!" (14:16)
Per tanti anni ho pensato che il miracolo è avvenuto subito.
Ma oggi ho capito.
L'Eterno fece ritirare il mare mediante un gagliardo vento orientale durato tutta la notte...
Mosè è rimasto tutta la notte sulla riva del mare, mentre il popolo dormiva.
Guardate bene: l'angelo di Dio e la colonna di nuvola che precedeva il campo d'Israele, si spostarono dietro ad esso, in modo da creare un ostacolo ad eventuali disturbi da parte degli egiziani, rischiarava la parte del popolo d'Israele, e creava tenebre e oscurità dall'altra parte. Il popolo così poteva stare tranquillo e riposare in attesa del grande giorno.
Ma non Mosè.
Mosè stava da solo davanti al mare.
Mosè aveva davvero l'attitudine di un servo, con un immenso amore per il suo popolo; lui ha prima incoraggiato e confortato le persone, esercitando la sua fede e credendo nella liberazione di Dio: "Non abbiate paura, state fermi, e ammirate la liberazione che l'Eterno completerà per voi!"
Poi, in ubbidienza a Dio, si mise di fronte al mare e stese la mano con il bastone.
Dato che leggiamo che il vento durò per tutta la notte, fino all'alba, possiamo desumere che fu un processo lungo e costante, cominciato proprio con l'atto di fede di Mosè, che si mette di fronte al mare e stende la sua mano...
Mi concentro un momento a pensare a quest'uomo.
Ha steso la mano, ha ubbidito... ma cosa vede?
Vede ancora il mare. Vede ancora il problema. Sente solo arrivare il vento.
Penso a ciò che la sua mente in quel momento gli avrà detto: "Accidenti, qui non succede niente... ci mancava anche il vento... adesso un bel mare in tempesta è proprio quello che ci voleva!" Probabilmente ha cominciato a vedere le onde alzarsi e schiumare rabbiosamente mentre il vento spingeva e spingeva con costanza... penso ai brividi di paura di Mosè... "Forse ho capito male... forse Dio non voleva questo... mi sono sbagliato... e adesso che figura farò con tutto questo popolo che si aspetta un miracolo?"
E' notte.
E' solo.
Si sente stupido e perso con quella mano stesa, in ubbidienza, mentre la più grande bufera di vento che avesse mai visto sta alzando onde sempre più alte...
Ma Mosè ha continuato a credere... e questa sua costanza, questa perseveranza dolorosa, questa fiducia infinita, lo ha portato a vedere uno spettacolo sensazionale... lentamente davanti a lui si stava formando la strada asciutta per il suo popolo!!!!
Dio mio! Voglio questa costanza, questa perseveranza, questa fiducia!!!!
Le circostanze erano spaventose e terrificanti... per lunghi momenti non ha visto niente, per un tempo incredibilmente lungo ha sentito brividi di paura lungo la schiena al pensiero dell'esercito egiziano accampato proprio dietro al suo popolo, e quante volte avrà immaginato con terrore quello che poteva accadere a tutte quelle persone, ai bambini, ai vecchi... non ce l'avrebbero mai fatta a scampare all'esercito egiziano così potente e così arrabbiato!!!
Eppure è rimasto lì.
Aveva detto al popolo di stare fermo ed attendere la liberazione dell'Eterno, e le sue stesse parole lo inchiodavano lì: anche lui doveva stare fermo e aspettare, proprio come lui stesso aveva detto agli altri...
Anche noi troppe volte vediamo le circostanze intorno a noi prendere il sopravvento e ringhiare e muggire e schiumare proprio come onde di quel mare...
Ma dalla nostra attitudine dipenderà l'esito della storia.
Mosè poteva rinunciare e scappare, andare a nascondersi nell'angolo più sperduto del deserto per non farsi trovare mai più... oh! io lo capirei se l'avesse fatto!
Poteva andare dal suo popolo e dire loro: "Scusate, mi sono sbagliato, chiediamo perdono agli egiziani e torniamo in Egitto, forse avranno pietà e non ci uccideranno... torniamo indietro prima di finire annegati in un mare in tempesta..." Oh! Lo capirei se avesse agito così!
Ma lui credette fino in fondo.
Attese... minuti... ore...
E poi vide.
Padre, ti prego nel nome di Gesù... quando intorno a noi tutto è buio e spaventoso, aiutaci a ricordare le Tue parole e le Tue promesse per noi, aiutaci a rimanere fermi, aiutaci a mantenere intatta la nostra fiducia in Te anche se la mente ci oppone una bufera di ragionamenti contrari... aiutaci ad arrivare dove Tu ci vuoi portare... aiutaci a vedere per fede la strada che Tu stai aprendo per noi e per il nostro popolo.
Grazie, Padre!
Amen.

sabato 23 luglio 2011

Amy Winehouse. Addio. Valeva la pena?

Ne è davvero valsa la pena, Amy?
Vale la pena di buttare via tutta la tua vita in questo modo?
Un talento splendido, affogato nella vodka.
Noi non possiamo più ascoltarti cantare.
Niente più concerti imbarazzanti, con le gambe che non reggono e la mano che trema.
Addio Amy.
Ti abbiamo ammirata.
Abbiamo gioito della tua voce.
Scusaci se non imiteremo le tue scelte.
Non butteremo via la vita che Dio ci ha donato per un bicchiere.

Meglio non farsi coinvolgere?

Quante volte abbiamo sentito una frase così... tante volte l'abbiamo detta anche noi...
Meglio non farsi coinvolgere, meglio non entrare troppo in confidenza con certa gente, meglio non frequentare quelle persone così entusiaste, o quelle così disperate, non ci si può coinvolgere troppo... oguno ha i suoi problemi, non possiamo mica prenderci anche quelli degli altri...
Certo, una vita esemplare, fare del nostro meglio, andare in chiesa, rispettare le regole, ma... non si possono mica affrontare sacrifici assurdi per raggiungere una persona che ha bisogno di aiuto... e che poi magari neanche ti ringrazia!
Certo, ogni tanto... qualche opera buona... ma non faccio mai male a nessuno... questo conterà qualcosa, no?

Sicuro?

Siamo sicuri che sia questo il modo che ci ha mostrato Cristo?

Pensate forse che Dio non poteva inventare un altro modo per salvarci?
Pensate che non avesse milioni di angeli a disposizione per predicare il vangelo e farlo conoscere agli uomini?
Ma perchè Dio si è coinvolto in prima persona?
Perchè è venuto Lui stesso ad umiliarsi, a tendere una mano verso di noi?
Perchè è arrivato fino all'estremo della sofferenza, pur di guadagnare uno di noi al cielo?

Quello che ho compreso oggi, è stato per me uno schiaffo in pieno viso!
Dio si è completamente coinvolto... per salvare me.
E lo ha fatto per farmi vedere come si fa.
L'unico e solo modo per vivere il Vangelo di Cristo è lasciarsi coinvolgere, completamente, fino allo stremo, per guadagnare una sola anima a Cristo.

giovedì 21 luglio 2011

Io ho messo le mie parole nella tua bocca, e t'ho coperto con l'ombra della mia mano. (Isaia 51:16)

Questa mattina queste parole mi risuonano nel cuore e nella mente: Io ho messo le mie parole nella tua bocca... Quando Dio ha creato l'uomo aveva un piano meraviglioso per lui, gli aveva messo a disposizione la terra con tutto ciò che conteneva e l'uomo ne era il padrone assoluto, il governatore supremo. L'uomo aveva il soffio di Dio, il suo alito, il suo spirito, era fatto a sua immagine e somiglianza, doveva quindi avere delle doti spettacolari che noi ora neanche riusciamo lontanamente ad immaginare... di questa stupefacente realtà a noi oggi resta solo un pallido sogno, una intuizione profonda che si smarrisce nelle faccende quotidiane, quella natura divina di cui eravamo partecipi resta affogata nel fondo del nostro essere, intrappolata dalla rete di bugie che il diavolo ha costruito intorno a noi.
Ma... Dio.
Lui e soltanto Lui poteva fare qualcosa per rimediare a questa insopportabile perdita.
Solo un amore grande come il Suo, perchè Lui è AMORE, la Sua stessa essenza è l'amore, poteva scendere fino a noi, e piegarsi e umiliarsi solo per darci di nuovo la possibilità di avere LUI.
Oggi possiamo nuovamente alzare il capo e guardare in alto, là dove il cielo ci parla della nostra origine e del nostro destino, là dove l'anima diventa infinita insieme all'infinito, là dove Lui ci aspetta dall'eternità.
Ora possiamo tornare a casa.
Gesù è venuto e ci ha indicato il modo, l'indirizzo, le coordinate... abbiamo tutto il necessario per tornare a casa. Tutta la Sua eredità è di nuovo nostra.
Grazie, Papà.
Se non fosse per grazia, pensavo ieri, una come me non ce l'avrebbe mai fatta, se non fosse un dono prezioso della Sua mano paterna, io non ci sarei mai arrivata... come posso ringraziarti?
Oggi sono di nuovo partecipe della natura divina, (2 Pietro 1:4), oggi respiro di nuovo a pieni polmoni il soffio della Sua parola, dentro di me.
Come tutto questo sia possibile, io non so dirvelo, ma so con assoluta certezza che Lui vuole anche te fra le Sue braccia, prendersi cura delle tue ferite con amorevole cura e darti la Sua mano per sempre.

martedì 19 luglio 2011

Proprio tu che leggi in questo istante...

Proprio tu, sei l'oggetto dell'amore incondizionato di Dio.
Lui ha fatto pazzie per cercarti, per trovarti, sta usando queste parole per parlare al tuo cuore... non aspettare più, arrenditi al suo amore infinito... adesso.

Il nostro volantino

Oh! Se avessero sempre un cuore così!

Deut. 5:29
(Parafrasi) "Oh, se la gente fosse attenta alle mie parole, se ascoltassero i miei consigli, se seguissero la strada che io ho indicato, quanto potrebbero essere felici, avere lunghi giorni di vita, insieme ai loro figli!" (E' Dio che parla!)
Il nostro caro Creatore ci conosce davvero bene, sa esattamente quali sono le cose che ci rendono felici, sa cosa va bene e cosa no, per noi, per le nostre famiglie; Egli vede tutto il nostro cammino dall'inizio alla fine e sa quali ostacoli incontreremo, e conosce il modo giusto per affrontarli e vincerli.
Quante volte, nel passato, ha fatto appello al nostro cuore per dirci che stavamo sbagliando, quante volte ci ha ripreso con amore per farci rimettere sul cammino più giusto per noi, ma... quante volte purtroppo abbiamo continuato imperterriti e sordi per la nostra strada, infischiandocene dei suoi accorati richiami!
"Oggi, se udite la Sua voce, non indurite i vostri cuori!" (Ebrei 3:15)
Se Dio ti parla oggi, anche attraverso queste poche parole, non indurire il tuo cuore, fermati... e rifletti: chi più di Lui ti conosce e sa come farti felice?
"Riconoscilo in tutte le tue vie, ed Egli appianerà i tuoi sentieri..." (Prov. 3:6)
Non far passare questo giorno, prima di averlo accolto nel tuo cuore!

sabato 16 luglio 2011

Ogni giorno una conquista...

Ogni giorno rappresenta una sfida, un territorio di conquista... non parlo di cose spettacolari o eclatanti, no... parlo di quelle piccole importantissime conquiste personali che fanno crescere o meno lo spirito di una persona.
Ma per crescere è fondamentale porsi come un bambino.
Senza questa condizione essenziale non si cresce, non si può.
Se un uomo o una donna vedono sè stessi come persone forti, capaci, che hanno capito tutto... precludono del tutto al loro uomo interno di venire fuori e crescere, perdono quella fresca ingenuità che tiene la porta aperta!
Questo si vede in modo particolare nei nostri rapporti con gli altri, nel modo in cui ascoltiamo, guardiamo, riceviamo input dalle persone intorno a noi... c'è un modo distaccato, formale, freddo, diciamo pure ipocrita, che mi pare il termine più appropriato; c'è invece un altro modo: si chiama "enpatia", ovvero l'arte di entrare in sintonia con la persona che hai davanti, sentire il suo "sentire", soffrire la sua sofferenza, gioire la sua gioia... questo è tenere la porta aperta! Così si cresce, si cammina, si fa un pezzo di strada con qualcuno che abbiamo incontrato e con il quale abbiamo diviso un momento...
Se ogni giorno riusciamo, non senza difficoltà, lo ammetto, a tenere aperta la porta del cuore e a cercare di guardare le persone come le guarda Dio, con quello stesso enorme cuore di padre, con quella stessa grande infinita misericordia, allora avremo vinto la sfida per quel giorno, e potremo affrontare con serenità... anche domani.
Con amore,
Elisabetta

giovedì 14 luglio 2011

Basta con le religioni!

Le religioni attuali sono tante e hanno tante caratteristiche diverse... come fare a scegliere? Come orientarsi? Chi dice la verità? Se uno è davvero intenzionato a seguire Dio e a trovare la propria identità ideale, perfetta, soprannaturale, può passare molto tempo a cercare, a capire, a scegliere! Ma la religione non conta un granchè... infatti, tutte le religioni sono state inventate e codificate da uomini per altri uomini, ma NON DA DIO!
Quello che conta davvero, non è la religione, ma DIO!
Che cosa vuole Dio in realtà?
Che cosa chiede alle sue creature?
Vi sembrerà scioccante, ma la maggior parte delle regole religiose che conoscete, non è mai stata stabilita da Dio.
Dio regala, prima di chiedere.
Dio provvede, prima di ordinare.
Dio ama, prima di essere amato.
Questo significa che proprio tu che leggi in questo momento, sei l'oggetto dell'amore speciale e incondizionato di Dio.
Lui ti amerà sempre, qualunque cosa tu faccia.
Lui non ti chiede lunghi percorsi e pesanti sacrifici, Lui ti ama, ora, come sei.
Questo è Dio!

Salve!

Benvenuti nel blog "bisogna che si dica"...
Bisogna assolutamente che alcune cose importanti sulle quali qualcuno mente, vengano finalmente smascherate, visto che ne va della nostra salvezza!!!