il germoglio

il germoglio
"... una parte di quel seme cadde fra le rocce...

venerdì 6 ottobre 2017

E QUANDO TI DIRANNO CHE SEI SCEMO...

Sì, hai capito bene, se hai deciso di seguire Gesù, qualcuno ti dirà che sei scemo!

Non è raro capitare in un gruppo di persone così prive di sensibilità da darti appellativi di questo genere, se tu hai detto chiaramente o hai fatto capire, di credere in Gesù Cristo e nella Sua Parola.

Certo che ti capiterà, magari ti è già capitato.
E tu che cosa hai fatto?
Sai cosa diceva Gesù in questi casi? Diceva di esserne felici, perché è capitato prima a Lui, quindi se ci prendono per scemi, siamo sulla strada giusta.

Scemi due volte?
La prima perché ce lo dicono, la seconda perché siamo pure contenti!!!

E vabbè, che sarà mai?
Ne capitano tante, di tutti i colori, e per tutti i gusti, una in più, o una in meno, che differenza farà per te? Forse l'opinione della gente che frequenti è capace di farti stare male?

Beh, in questo caso, credo che tu non sia abbastanza felice con Gesù.

Forse devi rivedere la tua posizione, rileggere un po' di Vangeli, per poter renderti conto di quanto sei ricco, di quanto è prezioso il tesoro che hai scoperto!
Ricordati, che tutta quella gente che oggi ride, quando si trova di fronte ad una difficoltà, si sente persa e senza risorse, si trova disperata!
La maggior parte di loro ricorre ad ansiolitici e stupefacenti, per riuscire a riempire lo spaventoso vuoto che si ritrova dentro.
Quasi tutti loro, hanno provato o proveranno una spaventosa delusione, quando vedranno che il terreno sul quale stanno camminando, cede ad ogni passo!
Tutti loro, davanti all'ultimo giorno della loro misera vita, saranno angosciati al pensiero di morire!

Che differenza con noi, non ti pare?

"Fratelli miei, considerate come prova di profonda allegrezza, le prove svariate in cui venite a trovarvi, sapendo che la prova della nostra fede, produce costanza."  Giacomo 1:2,3.

Un'allegrezza profonda, proprio così, perché la gioia che proviamo, viene da dentro di noi, e non deriva dalle circostanze esterne, che sono così volatili, effimere, ma da quel seme che Gesù ha piantato proprio nel nostro terreno, nel nostro cuore.
Niente e nessuno può strapparlo via da lì, neanche quando ti diranno "scemo"!

giovedì 14 settembre 2017

ANCORA SULLA FEDE

Tutto parte dall'idea che abbiamo della fede, e se ce l'abbiamo oppure no.

Nel paragrafo precedente, abbiamo cercato di spiegare le differenze ed i parallelismi che esistono tra scienza e fede, e le conclusioni tratte, ci portano a vedere queste due cose molto vicine.
Ora entriamo più nello specifico dell'argomento FEDE.

Nel significato comune, avere fede viene equiparato a credere, avete mai sentito quelle frasi tipo: "Sì, sarebbe bello avere fede, ma io non ce l'ho..."? Queste frasi vengono utilizzate per giustificare il fatto che non si crede a qualcosa, tipo miracoli o eventi eccezionali, oppure quando non si riesce ad essere sicuri della vita dopo la morte.

Ma in realtà, FEDE è qualcos'altro.
Avere fede significa anticipare qualcosa che siamo sicuri avverrà.

Se tu ed io non avessimo fede, non avremmo luce in casa; mi spiego meglio: quando facciamo il semplice gesto di accendere la luce, noi esercitiamo fede, ovvero, crediamo che il nostro dito sull'interruttore metterà in moto un fenomeno fisico e tecnologico, che darà luce alla stanza.
Come avviene questo? Noi non siamo tutti periti elettrotecnici, o sbaglio?
Non sappiamo che cosa succede effettivamente, non abbiamo controllato l'impianto, fatto verifiche, misurato l'effettiva potenza, noi ci fidiamo!
Questa è fede, ragazze!

Se tu ed io non avessimo fede, non useremmo mai la macchina; chi ci dice che la chiave girata nel cruscotto farà mettere in moto l'auto? E chi ci dice che quell'attrezzo fatto di metallo con un motore, farà quello che vogliamo e ci porterà a destinazione?
Per caso ogni volta che dobbiamo uscire verifichiamo che tutte le cose siano al loro posto, che la pompa funzioni, che i cilindri facciano su e giù, che la benzina o il gasolio si accendano a dovere, e che il disco della frizione si stacchi e attacchi a seconda dei nostri movimenti sul pedale?
Quante di noi lo fanno? Nessuna!
Quindi ci fidiamo!
Questa è fede, ragazze!

Se tu ed io non avessimo fede, non ci metteremmo mai sedute.
Quante di noi sanno se la sedia è ben incollata, se è stata controllata e verificata e se può reggere il peso che le stiamo per mettere sopra?
Chi ci garantisce che non si spaccherà e non cadremo per terra?
Noi ci sediamo e basta, ci fidiamo.
Questa è fede, ragazze!

La FEDE è la dimostrazione delle cose che si sperano.

Un'altra piccola necessaria spiegazione.
La speranza di cui si parla nella Bibbia, non è la stessa di cui parliamo ai giorni nostri.
Oggi noi parliamo di speranza come qualcosa di vago, di indefinito, di incerto, tipo: "Spero tanto che oggi sarà una bella giornata!"
Quando diciamo questo, non sappiamo se lo sarà oppure no.
Ma la speranza della Bibbia, invece, è una cosa molto più sicura.
La speranza è una sorta di visione alla quale arrivare, una destinazione da raggiungere, una meta sicura verso la quale dirigersi.
In pratica una frase tipo "Spero di essere lì per le tre!", dovrebbe essere invece digitata in questo modo: "Secondo i miei calcoli, l'itinerario, l'ora di partenza ed il mezzo utilizzato, conto di essere lì per le tre!"

Si capisce la differenza?

Non è qualcosa di vago ed indefinito, ma un appuntamento certo al quale voglio essere presente.

Quindi: "La FEDE è la dimostrazione delle cose che intendiamo raggiungere."
Ti piace così?

Ebrei 6:18-20 "... abbiamo cercato il nostro rifugio nell'afferrare saldamente la speranza che ci era posta dinanzi, che noi teniamo come àncora dell'anima, sicura, ferma e penetrante al di là della cortina, dove Gesù è entrato per noi come un precursore..."

Gettiamo l'àncora, dunque, nel posto dove deve stare, ferma e sicura, al di là della cortina, cioè nella presenza di Dio, dove Lui stesso dà la garanzia della certezza di tutte le cose che ci ha dette.

E adesso prova a dire che non hai FEDE.

venerdì 28 luglio 2017

Scienza e fede, fede e scienza... amici o nemici? 1



Da molti secoli la fede e la scienza camminano insieme, fanno percorsi paralleli, a volte si incontrano, altre volte si allontanano, ma non succede mai che diventino così lontani da non vedersi più; la scienza vede la fede, e la fede vede la scienza, sempre.

La definizione di fede sembrerebbe essere incompatibile con quella della scienza: infatti la fede è: credere che sia vera, una cosa che non hai ancora visto; la scienza è: ricercare e sperimentare delle ipotesi per arrivare ad affermare qualcosa come vera.

Il metodo galileiano, che rimane ancora il più valido metodo scientifico, prevede che per ogni affermazione di tipo scientifico, scusate la ripetizione, ci siano una serie di esperimenti tali, da poter affermare con sicurezza che non c'è un'altra verità possibile, e che quella affermata, sia una verità certa.

Forse è questo il motivo per cui tanti scienziati si ritengono atei, secondo me a torto, ma comunque si ritengono atei: essi pensano che le verità affermate dalla fede non possano essere provate da esperimenti, quindi la fede non sarebbe una cosa a cui prestare attenzione.

Ma la fede non è qualcosa di scientifico, come dicevo pocanzi, fede e scienza camminano su percorsi paralleli, poi vedremo perché, ma non sullo stesso percorso, perché le premesse sono completamente diverse!

Ogni credente sarebbe ben felice di poter provare la propria fede, per non sentirsi così in imbarazzo quando gli "scienziati" di turno, lo prendono in giro, definendolo un ingenuo, un antico, uno che non ha studiato abbastanza per capire come stanno le cose.

Ma se un credente potesse provare la sua fede, riflettiamoci un attimo, non sarebbe più fede, sarebbe scienza! Se lui potesse avviare delle sperimentazioni che potessero provare, al di là di ogni ragionevole dubbio, le cose in cui crede, avrebbe realizzato una scoperta scientifica! Ma questo toglierebbe tutto il senso alla parola stessa: fede.

Paolo, l'apostolo che incontrò Gesù sulla via di Damasco, e che da quell'incontro si trovò la vita completamente rivoluzionata, afferma: "La fede è dimostrazione di cose che si sperano, certezza di cose che non si vedono".

Se questo potesse essere provato con degli esperimenti scientifici, non sarebbe più quello che descrive Paolo! Perché non ci sarebbe più motivo di sperare in qualcosa che è stato già ampiamente provato, o di cose che sono state già viste e sperimentate.

Ciononostante, un cristiano che vivesse la sua fede quotidianamente, con sincerità di cuore, potrebbe davvero sperimentare nella sua vita, la verità delle cose affermate nella fede.

E allora?

Allora ecco perché la fede e la scienza camminano su binari paralleli.

Uno scienziato che volesse provare una sua teoria, dovrebbe prima crederci, dovrebbe avere fede.

Ma cosa stai dicendo? Quasi quasi sento le vostre voci di protesta...

Pensate a Galileo, di nuovo lui, era convinto delle cose che credeva di aver capito, talmente convinto da andare avanti per anni a sperimentare, a ricercare, ad osservare, fino al punto in cui riuscì a dimostrare a tutti che le sue teorie erano vere!

Ci ha creduto senza vederlo!

Ha avuto fede!

D'altro canto, la parola che Paolo usa nella frase "dimostrazione di cose che si sperano", è una parola usata per indicare qualcosa di molto tangibile: era il documento che una persona doveva mostrare per rivendicare il suo diritto su una proprietà; immaginate una persona che torna da un lungo viaggio, e reclama la sua casa, che possiede di diritto, ebbene, se non avesse un documento dove c'è scritto, nero su bianco, che lei è la reale proprietaria, chi la ascolterebbe?

E allora?

Allora, anche la fede, è basata su qualcosa di tremendamente tangibile.

Vedete come la fede e la scienza camminano su percorsi paralleli?

E come sono vicine, sebbene sembrino così lontane?



Continueremo la prossima volta.




Salve!

Benvenuti nel blog "bisogna che si dica"...
Bisogna assolutamente che alcune cose importanti sulle quali qualcuno mente, vengano finalmente smascherate, visto che ne va della nostra salvezza!!!