Quando il
popolo d’Israele giunse sulle rive del Mar Rosso, Mosè aveva predicato “State
fermi, e vedrete la liberazione del nostro Dio!”; ma Dio aveva intenzione di
cambiare quella predica, perché Mosè doveva usare quello che aveva, non sarebbe
andata come se la immaginava lui, ma avrebbe dovuto esercitare la sua fede e
dichiarare autorità sopra le acque del Mar Rosso.
Noi
abbiamo bisogno di sapere che cosa abbiamo.
Sappiamo tutti che Gesù è
la porta, ma molti
di noi sono rimasti là, sulla porta. Gesù è
il mezzo, per entrare nel Regno; perché non entriamo a casa di Papà?
Marco
16:15-17 E disse loro: Andate per tutto il mondo e predicate l’Evangelo ad ogni
creatura, chiunque avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato;
Ad ogni
creatura.
Creatura
non è la traduzione corretta. La parola è Ktisis, che in greco vuol dire “creazione,
formazione originale, costruzione, edificazione, ordinamento, fondamento”. In
Marco 10:6 e 13:19 è tradotto con creazione. Quindi a qualunque fondamento, a
qualunque fondazione, a qualunque cosa il Padre abbia creato.
Quindi
Gesù voleva dire che dobbiamo predicare l’Evangelo alle fondamenta?
Ogni
pianta cresce dalle radici, quello che fa la religione è cercare di sistemare
le foglie, ma a Dio interessano di più le radici.
Quando
i popoli costruirono la torre di Babele, usarono dei mattoni al posto delle
pietre; e bitume anziché calce, quindi sporcizia. I mattoni sono tutti uguali,
stesse dimensioni, stessa facciata, stesso colore; le pietre sono uniche, ognuna
è fatta a modo suo; la chiesa è così, fatta di pietre viventi, ognuna fatta a
modo suo, legate insieme dalla calce dell’amore. La religione ci vuole tutti
uguali, la società ci vuole tutti uguali, proprio come i mattoni.
Nell’Evangelo
di Dio c’è tutta la potenza necessaria a cambiarci dalle fondamenta. Romani
1:16 “Infatti io non mi vergogno dell'evangelo di Cristo,
perché esso è la potenza di Dio per la salvezza, di chiunque crede, del Giudeo
prima e poi del Greco”. Tutta la potenza di Dio!
In
questo capitolo Gesù ci dice quali segni accompagneranno la predicazione del
Vangelo.
1 –
Cacceranno i demoni. La prima cosa che un Regno fa quando deve colonizzare un
territorio, è quella di cacciare i nemici e i clandestini, per ripulire il
popolo dalle presenze negative e dannose.
2 –
Parleranno in lingue nuove. Un Regno che si insedia in una nuova colonia,
insegna anche la propria lingua, nel Regno di Dio c’è la lingua dello Spirito.
3 –Se
pur bevessero qualcosa di mortifero, non ne avranno alcun male, imporranno le
mani ai malati ed essi guariranno. Le caratteristiche dei figli del Regno.
4 –
Prenderanno in mano dei serpenti. Sicuramente non una mera esibizione, ma
qualcosa di molto importante sulla quale ci fermiamo oggi.
Gesù ha
detto delle cose che venivano comprese allora, altre che comprendiamo oggi,
altre che dobbiamo cercare di capire, guardando a tutta la Scrittura. Che vuol
dire “Prenderanno in mano dei serpenti”?
Chi
ascoltava in quel momento, essendo di cultura ebraica, pensava subito al
capitolo 4 di Esodo. C’era Mosè che, di fronte al pruno ardente, stava ascoltando
quello che Dio voleva da lui, e stava anche cercando di portare tutte le scuse possibili
per evitare quel compito così pesante. Una delle scuse fu la seguente:
“Mosè
rispose e disse: «Ma ecco, essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia
voce, perché diranno: «L'Eterno non ti è apparso». L'Eterno
quindi gli disse: «Che cos'è quello che hai in mano?». Egli rispose: «Un
bastone». L'Eterno disse: «Gettalo a terra». Egli lo gettò a
terra, ed esso diventò un serpente, davanti al quale Mosè fuggì. Allora
l'Eterno disse a Mosè: «Stendi la tua mano e prendilo per la coda». Egli stese
la mano e lo prese, e nella sua mano esso ritornò un bastone.”
Il serpente
nella Bibbia raffigura Satana, e probabilmente, anche oggi, la nostra prima
reazione potrebbe essere quella di fuggire, proprio come Mosè. Ma qui c’è una
lezione importante che riguarda il Regno di Dio e la sua predicazione.
Mosè in
quel frangente dovette comprendere che nella sua missione lui non era solo, ma
era accompagnato dalla potenza di Dio; deve venire anche per noi il tempo in
cui comprendiamo che quando noi andiamo, è Dio che va, quando noi facciamo, è
Dio che fa, insieme a noi.
Dio dice a
Mosè “Stendi la tua mano e prendilo per la coda” e Gesù dice “Prenderanno in
mano dei serpenti”. “Egli stese la mano e lo prese, e nella sua mano esso ritornò
un bastone” Il bastone è il simbolo dell’autorità, qualcosa che Dio ti ha dato,
e che nessuno ti può togliere.
Qual è il
tuo bastone oggi? Cos’è che sai fare? Che cosa hai in mano?
Spesso Dio
utilizza qualcosa che tu sai fare, qualcosa in cui ti senti a tuo agio.
Che cosa
sai fare, Pietro? So pescare. Bene, vai a pescare uomini!
Che cosa
sai fare, Mosè? Guido il gregge. Bene, guiderai il gregge d’Israele!
Mosè
ubbidisce all’ordine di Dio e prende il serpente, quanti di noi l’avrebbero
fatto?
E perché prenderlo
per la coda?
Isaia 9:13,14
“Perciò l'Eterno reciderà da Israele capo e coda, ramo di
palma e giunco in un solo giorno. L'anziano e il notabile sono il capo,
e il profeta che insegna la menzogna è la coda.”
Gesù
ha detto che calpesteremo serpenti e scorpioni, i serpenti hanno il veleno
nella testa, gli scorpioni nella coda; gli anziani e notabili al tempo di Gesù
erano i Farisei, che tormentavano il popolo con le loro parole e Gesù li chiamò
“Razza di vipere”, il loro veleno era nella testa. Il padre della menzogna è il
diavolo, il profeta che insegna la menzogna è la coda. Sono due manifestazioni
demoniache che turbano la chiesa e inquinano il popolo di Dio.
Mosè
doveva affrontare la menzogna. Non è tanto quello che il diavolo riesce a fare
nel popolo di Dio, quanto quello che riesce a fargli credere di essere. Quando
affronti le bugie che il diavolo ha detto su di te, allora recuperi il bastone
della tua autorità. Il diavolo ha utilizzato la lettera, che uccide, menzogne
che hanno condannato la nostra vita e ci hanno tolto l’autorità, piegandoci
sotto il nostro stesso peso.
Tutto
quello che il diavolo può mandare contro di te, Dio lo può trasformare nella
tua autorità.
Il
popolo d’Israele era molto più numeroso e potente del popolo d’Egitto. (Esodo
1:9) Se avessero avuto rivelazione della propria identità, avrebbero potuto
andarsene molto prima e molto facilmente dall’Egitto. Ma erano schiacciati dal
profeta della menzogna, e restarono nella loro condizione di schiavi per molti
anni.
Quando
noi riceviamo rivelazione di chi siamo veramente in Cristo, noi possiamo
prendere autorità e riconquistare tutto quello che il diavolo ci ha rubato.
Un altro
esempio di profeta di menzogna lo troviamo nella storia di Giuseppe e i suoi
fratelli; essi gettarono su di lui il fango delle bugie e del loro odio,
disprezzarono i suoi sogni e lo vendettero come schiavo; ma Dio gli diede la
vittoria proprio sui suoi fratelli e il sogno dei covoni si realizzò quando i
fratelli dovettero inchinarsi davanti a Giuseppe per chiedere grazia e
soccorso. Dio ha restituito a Giuseppe tutto quello che i fratelli gli avevano
rubato.
Affronta la
menzogna nella tua vita, affronta ciò che è stato detto su di te; Dio ti darà
la gioia di vedere autorità nella tua vita, proprio davanti a quelle bugie.
Romani 8:28
“Or sappiamo che tutte le cose cooperano per il bene di coloro che amano Dio, i
quali sono chiamati secondo il suo proposito”.
Io non
scapperò davanti ai problemi della mia vita; io affronterò ogni menzogna con l’autorità
che Dio mi ha dato, e mi riprenderò tutto quello che mi è stato rubato.
Amen!